Le Procès du Chien di Laetitia Dosch: la nostra opinione

Da Manon de Sortiraparis · Pubblicato su 5 giugno 2024 alle 10:24
L'attrice Laetitia Dosch ha presentato il suo primo film da regista, Le Procès du chien, nella selezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2024. Scoprite cosa ne pensiamo!

Ad ogni Festival di Cannes c'è un cane che riscuote successo. L'anno scorso il ruolo era stato ricoperto da Messi, il cane diAnatomia di una caduta, ma quest'anno è Kodi, il cane del film Le Procès du Chien (Il processo del cane) di Laetitia Dosch, il suo primo dietro la macchina da presa, che ha indiscutibilmente catturato i cuori (vincendo anche la Palm Dog ).

L'attrice franco-svizzera interpreta il ruolo (umano) principale di Avril Lucciani, un avvocato specializzato in cause perse. Il suo nuovo caso è altrettanto complicato da difendere: Cosmos, un cane recidivo e fedele compagno di Dariuch Michovski(François Damiens, in tutta la sua biglità), è accusato di aver morso tre volte. La sua ultima vittima, Lorene Furtado (Anabela Moreira), è rimasta sfigurata.

Di fronte alla minaccia di eutanasia che incombe sulla testa del cane, e contro il parere del suo capo(Pierre Deladonchamps), la candida Avril fa tutto il possibile per salvare il cane. Inizia quindi un processo farsesco- il primo processo sui cani in Svizzera dal Medioevo - per decidere se Cosmos è responsabile o meno delle sue azioni. Attenzione, cane cattivo?

Ispirato a fatti realmente accaduti e a White Dog di Romain Gary, il primo film di Laetitia Dosch è una commedia divertente e assurda in cui tutto il tradizionale cerimoniale giudiziario viene applicato all'incongruo processo di questo cane. Scandito da cambi di tono, sostenuto da una regia moderna e da personaggi di contorno bizzarri(Jean-Pascal Zadi nel ruolo dell'addestratore di cani, Anne Dorval in quello dell'avvocato xenofobo di estrema destra), il film solleva anche alcune questioni di grande attualità.

Così, quando viene annunciato che la bestia potrebbe essere misogina, una folla si precipita in tribunale per manifestare, femministe contro antispecisti. Alla fine, non è tanto il processo a essere surreale, quanto le reazioni istintive della società contemporanea a qualcosa che non capisce. Un'opera prima tanto divertente quanto commovente, un grande successo.

Informazioni pratiche

Date e orari di apertura
Dal 11 settembre 2024

× Orari di apertura approssimativi: per confermare gli orari di apertura, si prega di contattare la struttura.
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