Tutto ha inizio con l'opera teatrale di Shlomo An-ski Tra due mondi. Il Dibbuk (1915), una tragedia sugli amori contrastati di Lea e Hanan, i nuovi Romeo e Giulietta della Yiddishland. La storia deve gran parte del suo successo al suo carattere soprannaturale, che evoca un mondo tradizionale in cui le anime si cercano dopo la morte. Rappresentata alternativamente in yiddish dal Vilner trupe di Varsavia e in ebraico dall'Habima di Mosca, in allestimenti che sarebbero diventati pietre miliari della storia del teatro, la pièce riscosse immediatamente un successo internazionale, da Parigi a Buenos Aires e New York.
L'adattamento di Michał Waszyński del 1937 si affermò come il film più popolare del cinema yiddish, raggiungendo un pubblico che andava ben oltre quello ebraico. Mentre la Shoah travolgeva il mondo ebraico europeo, l'interesse per il dybbuk non scomparve. Negli anni Sessanta si trasferì negli Stati Uniti, dove la figura del dybbuk incarnava il ritorno del represso.
Durante la caccia ad Adolf Eichmann da parte del Mossad, "dybbuk" si riferiva al criminale nazista. In Polonia, a partire dagli anni '80, Andrzej Wajda e poi Krzysztof Warlikowsky hanno messo in scena nuove produzioni del dybbuk, che era diventato il fantasma di un Paese senza ebrei, perseguitato dal suo passato.
Con un centinaio di opere, la mostra esplora la figura del dybbuk attraverso un percorso che unisce pittura, teatro, cinema, musica, letteratura e cultura popolare, dalla presentazione di amuleti del XVIII secolo alla proiezione di estratti di film di Sidney Lumet o dei fratelli Joel e Ethan Coen, senza dimenticare le opere di Marc Chagall, Nathan Altman, Leonora Carrington, Michel Nedjar e Sigalit Landau.
Date e orari di apertura
Da 26 settembre 2024 a 26 gennaio 2026
Posizione
Museo d'arte e storia ebraica
71 Rue du Temple
75003 Paris 3
Informazioni sull'accessibilità
Accesso
Linea metropolitana 11 Stazione "Rambuteau
Tariffe
Tarif enfant -18ans : Gratuito
Tarif jeune -26ans : €5.5
Tarif réduit : €7.5
Tarif plein : €10.5
Sito ufficiale
www.mahj.org
Pagina Instagram
@mahjparis