Appello a tutti gli appassionati di storia e civiltà... Sid Meier's Civilization VII, un videogioco sviluppato da 2K, arriverà su PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series l'11 febbraio 2025. Sviluppato da Firaxis Games, questo nuovo capitolo del franchise di strategia a turni consente ai giocatori di assumere il ruolo di un leader storico e di guidare la propria civiltà attraverso i secoli. Le scelte di orientamento strategico e di sviluppo saranno decisive per plasmare la cultura di ogni impero.
In questa nuova edizione, i giocatori potranno scegliere una civiltà e svilupparla in base alle loro decisioni strategiche. Ogni epoca porterà le proprie sfide e opportunità, influenzando la traiettoria storica e culturale dell'impero sotto il loro controllo. Il gioco si concentra su decisioni a lungo termine, che coinvolgono la gestione delle risorse, la diplomazia e l'espansione territoriale.
L'obiettivo sarà quello di adattarsi agli eventi e ai cambiamenti tecnologici per garantire la prosperità della propria civiltà. Sid Meier's Civilization VII segue le orme dei suoi predecessori, offrendo un approccio tattico approfondito e meccaniche di gioco raffinate per dare agli appassionati del genere una nuova esperienza.
La nostra opinione su Civilization VII:
Firaxis tenta di rinnovare la saga con Civilization VII, apportando importanti modifiche al suo gameplay. Mentre alcune delle nuove caratteristiche sono riuscite e rinfrescanti, altre decisioni rischiano di dividere i giocatori, in particolare quelli che cercano una maggiore profondità strategica.
Nuove caratteristiche che segnano un'interessante evoluzione
Uno dei punti di forza del gioco è l'introduzione delle Epoche, che dividono la storia in tre periodi principali: Antichità, Esplorazione e Modernità. Ogni transizione di Età ridefinisce il gameplay, con unità e meccaniche adattate all'epoca. Questa evoluzione costringe i giocatori a rivedere costantemente la propria strategia.
Un'altra importante innovazione è la dissociazione dei leader e delle civiltà. Ciò offre una maggiore flessibilità e permette combinazioni più varie, rinnovando l'esperienza di gioco a ogni partita. Se a questo si aggiunge il sistema di memoria, che premia i giocatori fedeli a un leader offrendo loro nuovi bonus a ogni sessione, si ottiene un vero e proprio incentivo alla rigiocabilità.
Infine, il nuovo sistema diplomatico, basato sull'influenza, aggiunge una dinamica interessante alle interazioni con altre civiltà e città-stato. Permette ai giocatori di negoziare le loro alleanze e rivalità in modo più fine.
Semplificazioni frustranti e scelte discutibili
Sebbene alcune innovazioni siano convincenti, diversi elementi chiave sono stati semplificati o rimossi, il che potrebbe scoraggiare i giocatori di lunga data.
In primo luogo, la riduzione del numero di personaggi illustri limita le possibilità strategiche che costituivano il fascino delle versioni precedenti. In secondo luogo, gli esploratori non possono più esplorare automaticamente, il che rende più macchinoso l'inizio del gioco.
L'era moderna si ferma bruscamente ai razzi, senza alcuna prospettiva sulle tecnologie contemporanee come l'intelligenza artificiale, i robot o Internet. Questo riduce notevolmente la ricchezza del late-game.
Un'altra nota negativa è la rimozione del "turno extra" dopo aver raggiunto una condizione di vittoria. Nelle versioni precedenti, questo permetteva ai giocatori di continuare la partita e di sfruttare al massimo il proprio impero. Ora la fine è imposta, il che può essere frustrante.
Infine, l'interfaccia utente avrebbe bisogno di un serio lavoro di ergonomia. Alcune informazioni essenziali sono difficili da trovare e persino la Civilopedia, che dovrebbe guidare i giocatori, si rivela di scarsa utilità.
Verdetto: un'opera coraggiosa che merita il suo posto
Civilization VII offre un'esperienza rinfrescante che rinnova la formula pur mantenendo il DNA della serie. Alcune meccaniche portano una ventata di aria fresca, come le Ere e la flessibilità dei leader, rendendo ogni partita unica e dinamica. Tuttavia, alcune scelte discutibili, come la semplificazione di alcuni aspetti strategici e la scomparsa del "turno extra", possono frustrare i veterani della serie. Nonostante questi difetti, l'opera rimane solida e piacerà sia ai nuovi giocatori che a quelli abituali, grazie al suo approccio modernizzato e accessibile. L'evoluzione delle epoche e la flessibilità dei leader offrono una grande profondità, ma alcune semplificazioni e cancellazioni offuscano l'esperienza complessiva.
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