Fate un viaggio indietro nel tempo a Le Beaucé, un affascinante bistrot in Rue Richer, un'arteria ricca di buoni indirizzi (come qui, qui, qui e qui). Senza pretendere che"c'était mieux avant" (era meglio prima), questo indirizzo, che sembra un troquet parigino d'altri tempi, è il posto giusto per gli amanti della cucina francese semplice ma ben eseguita.
In cucina, lo chef Marius Benard, visto dietro i fornelli di Quedubon insieme al padre, ha aperto il ristorante nel 2020, circondato da un team molto amichevole - tra cui un secondo Marius, questo in sala, che è pronto a condividere i suoi buoni consigli, in particolare quando si tratta del lato liquido del ristorante.
L'arredamento di Le Beaucé - sedie Thonet e un bancone di zinco scintillante - ricorda quello di un bistrot tradizionale, con un'atmosfera che si riscalda man mano che i bicchieri scendono e un menu franco-francese che si trova direttamente sulla lavagna. Si dice che lo chef ami cucinare ciò che gli piace mangiare, quindi è naturale che questo amante della buona tavola, che in gioventù ha subito il fascino delle frattaglie, si cimenti in specialità un po' trascurate, a volte non amate (cervella di vitello in camicia al burro di limone, trippa), accanto a piatti più mainstream come le uova alla maionese.
Ma il ristorante non si limita al folklore del bistrot e si apre anche a piatti più bistronomici (carpaccio di triglia e salsa di soia; 14 euro). Il suo unico credo è quello di trattare i migliori prodotti, sapientemente reperiti in stagione da una ventina di produttori e artigiani francesi selezionati a mano. Nel dettaglio, ma senza entrare troppo nel merito, la carne proviene dalla famiglia Meignan, la frutta e la verdura biologica dal carreau des producteurs di Rungis, il pollame da Courtin Hervouet e le frattaglie da Sud-Ouest Abats.
La stessa onestà si ritrova nei bicchieri, scelti (o meglio consigliati) tra le 150 referenze, tutte meticolosamente scritte sulle pareti del locale. Senza alcuna pretesa, la cucina tradizionale di Marius Benard è tanto migliore per la sua sincerità.
Nella nostra visita (il menu è breve e quando "non c'è più niente, non c'è più niente"): terrina di campagna fatta in casa (9 euro), escargots en persillade, pavé de thon de ligne mi-cuit e beurre blanc (29 euro), innaffiati da un'ottima chiglia - l'annata Folle Blanche di Stéphane Orieux. Semplice ma non semplicistico, e naturalmente buono.
Per il pranzo, 22 euro per un antipasto/primo piatto o un secondo piatto/dessert e 25 euro per il menu completo. Perfetto per mangiare bene in questi tempi difficili.
Posizione
Le Beaucé
43 Rue Richer
75009 Paris 9
Sito ufficiale
www.lebeauce.fr