Bernard Pivot, figura di spicco del giornalismo francese e fervente difensore della lingua francese, è morto lunedì 6 maggio 2024 all'età di 89 anni a Neuilly-sur-Seine. Nato a Lione il 5 maggio 1935, ha iniziato la sua carriera come giornalista a Le Progrès prima di passare a Le Figaro littéraire. Ma è in televisione che Bernard Pivot è diventato un nome noto, grazie ai suoi programmi cult che hanno segnato la storia della televisione francese.
Ideatore e conduttore di Apostrophes su Antenne 2 dal 1975 al 1990, Bernard Pivot ha rivoluzionato il mondo letterario della televisione invitando celebri personalità letterarie a discutere e dibattere in diretta. Il programma ha ospitato autori come Vladimir Nabokov, Marguerite Duras e Charles Bukowski, offrendo uno spettacolo di discussioni vivaci e talvolta accese che hanno affascinato milioni di spettatori. Il suo impegno per la cultura è proseguito con Bouillon de culture, allargando i suoi orizzonti al cinema e all'arte fino al 2001.
Oltre che per le sue trasmissioni, Bernard Pivot è noto anche per il suo contributo alla lingua francese attraverso iniziative come il Dictée de Pivot, trasmesso annualmente dal 1985 al 2005, che ha riportato l'ortografia al centro del dibattito pubblico. Scrittore egli stesso, ha pubblicato numerosi libri, tra cui saggi sulle sue passioni per il vino e il calcio, ed è stato membro e poi presidente dell'Académie Goncourt dal 2004 al 2019.
Molto attivo sui social network, ha condiviso i suoi pensieri e i suoi piaceri letterari con un vasto pubblico, dimostrando la sua adattabilità alle nuove modalità di comunicazione. La sua ultima opera, Mais la vie continue, offre uno sguardo sulla vita quotidiana di un uomo che affronta la vecchiaia, testimoniando la sua mente sempre vivace e curiosa. Bernard Pivot lascia un'eredità duratura nel mondo della letteratura e della televisione francese, avendo plasmato in modo indelebile il nostro accesso alla cultura e alla letteratura.