Chi ha detto che le storie d'amore adolescenziali sono sopravvalutate? Charlie Spring e Nick Nelson tornano più innamorati che mai nella terza stagione di Heartstopper, la serie tratta dalla graphic novel diAlice Oseman, disponibile su Netflix dal 3 ottobre 2024. Una nuova raffica di episodi immerge il gruppo di amici in un anno tormentato, tra relazioni a distanza, problemi di salute mentale e le prime esplorazioni del sesso.
LaStagione 3 diHeartstopper sarà disponibile su Netflix dal 3 ottobre 2024.
Sinossi : Condividendo la passione per il rugby, gli adolescenti Charlie e Nick diventano subito amici. Charlie si innamora presto di Nick, anche se pensa di non avere alcuna possibilità.
Adattamento dell'omonimo fumetto di Alice Oseman.
Questo poster segue la pubblicazione di immagini di qualche settimana fa che parlano chiaro! Immagini rilasciate l'8 luglio da Netflix, su X.
Il cast comprende gli originali Joe Locke(Agatha All Along) e Kit Connor(The Wild Robot), rispettivamente nei ruoli di Charlie e Nick, oltre a William Gao, Yasmin Finney, Corinna Brown, Kizzy Edgell, Tobie Donovan, Cormac Hyde-Corrin e Rhea Norwood. Sono apparsi anche alcuni volti nuovi, tra cui Darragh Hand, Jonathan Bailey eHayley Atwell, nota soprattutto per il suo ruolo diAgente Carter nel Marvel Cinematic Universe o per aver prestato la voce a Lara Croft nella serie animata Tomb Raider, in arrivo sulla piattaforma a ottobre.
La nostra recensione della stagione 3 di Heartstopper su Netflix:
Dopo due stagioni brillanti, cosa possiamo aspettarci dalla terza stagione di Heartstopper? Se la prima stagione è stata carina dall'inizio alla fine, e la seconda ha introdotto momenti tanto toccanti quanto strazianti, la terza stagione si addentra ancora di più nella storia e nell'oscurità, con una prima metà molto commovente e spesso straziante, grazie ai temi affrontati, piuttosto difficili, ma estremamente ben scritti e brillantemente interpretati dal cast della serie, solidale come sempre.
Ci immergiamo così nei tormenti di Charlie Spring, che soffre di disturbi alimentari che peggiorano con il passare del tempo, senza che Nick, il suo fidanzato, possa fare molto per aiutarla, al punto da condurlo su una china emotivamente scivolosa. L'episodio 4 sarà una corsa sulle montagne russe delle emozioni che non vorrete lasciare indenne... Sì, ve l'avevamo detto che era cupo, ma non preoccupatevi, il resto della stagione permette ai personaggi di rimettersi in carreggiata e si conclude con diverse gradite note di umorismo.
Parliamo ora della temporalità: mentre le stagioni 1 e 2 erano abbastanza omogenee nel corso della storia (o almeno più o meno), abbracciando alcuni mesi, c'è un grande cambiamento per la stagione 3. Copre un intero anno, con alcune parti che si svolgono in un periodo di tempo più lungo. Copre un intero anno, con alcuni episodi che si svolgono nell'arco di un giorno e altri nell'arco di diversi mesi. È molto confuso e può sorprendere.
Ci sono momenti in cui si ha l'impressione di essere frettolosi, con una scena dopo l'altra e senza tempo per respirare. Eppure, nel dettaglio, non manca nulla e funziona, ma se si considera la stagione nel suo complesso, il discorso cambia. Una boccata d'aria in certi momenti, in certe scene, anche solo per pochi secondi, avrebbe aggiunto più densità e profondità alla storia... È un peccato, ma ampiamente perdonabile. Il che ci porta a una domanda: dal momento che la graphic novel utilizza lo stesso arco temporale (questa stagione 3 si concentra sui volumi 4 e 5 del romanzo), ciò che funziona in letteratura funziona anche in un adattamento televisivo, dove l'arco temporale, più radicato nella realtà, non è lo stesso? Siamo più divisi sulla risposta, e vi lasciamo decidere da soli sulla questione.
L'episodio 4, in particolare, illustra bene la differenza di temporalità tra gli episodi precedenti e quelli successivi: mentre i primi tre episodi si svolgono in un arco di tempo che va da un giorno a tre settimane, il quarto si svolge nell'arco di otto mesi. È complicato da mettere in scena senza sembrare di trascurare la narrazione... e questo è il genio diAlice Oseman e degli sceneggiatori: trasformare il tempo della narrazione in una narrazione nella narrazione (attraverso i diari e le voci fuori campo), rendendo possibile coprire lunghi periodi in un breve lasso di tempo. A questo proposito, la regia è brillante, dividendo la storia (e l'episodio) in due: il punto di vista di Nick, poi quello di Charlie, nello stesso arco di tempo, con una transizione estremamente ben realizzata (tornare indietro nel tempo all'inizio dell'episodio con una successione di scene precedenti molto rapida, fino a un punto chiave). E funziona terribilmente bene!
E che dire del resto? Sebbene la storia d'amore pura e sincera tra Nick e Charlie sia al centro della scena per tutta la stagione (è la loro storia che viene raccontata, dopotutto), apprezziamo che i personaggi secondari e le loro relazioni prendano più spazio in questa stagione, comeIsaac che sta diventando sempre più assertivo nel gruppo, Darcy che sta navigando nelle acque della non-binarietà, Tori che ottiene un vero e proprio sviluppo, Tao, il cui passato con il padre contribuisce alla comprensione della psiche del personaggio,Imogen e Sahar, che sono alla ricerca di risposte nella loro relazione/non relazione, edElla, che si confronta per la prima volta (o almeno viene mostrata al pubblico per la prima volta) con la visione che la società ha della trans-identità (attraverso un'intervista alla radio locale). È un tema che diventa improvvisamente politico e che colpisce per la sua bruciante attualità.
Vorrei anche menzionare la musica, che è potente come sempre nel trasmettere le emozioni, amplificando tutto in modo chirurgico, e il cast, le cui interpretazioni sono brillanti come sempre. La stagione si conclude con Nick che si interroga sulle sue scelte accademiche, su una potenziale relazione a distanza con Charlie e su chi è senza il suo ragazzo. E, naturalmente, le prime scoperte di Nick sul sesso, che vengono affrontate in modo semplice ma senza essere voyeuristiche o crude. Una stagione altrettanto buona delle precedenti, se non migliore, coinvolgente come sempre e che dovrebbe soddisfare i fan senza ombra di dubbio. Ma se siete curiosi, date un'occhiata: vi assicuro che non rimarrete delusi! Guardatelo ancora e ancora.
Non vi resta che farvi un'idea di questa terza stagione diHeartstopper, adattata dai volumi 4 e 5 della graphic novel diAlice Oseman.
E per gli altri trailer, cliccate qui:
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