Peter Von Kant, di François Ozon: recensione, trailer e interviste

Da Nathanaël de Sortiraparis · Pubblicato su 3 luglio 2022 alle 09:50
François Ozon torna con "Peter Von Kant", remake di un film di Rainer Werner Fassbinder, in cui Denis Ménochet interpreta un regista che si innamora di un giovane che prende sotto la sua ala. Nei cinema il 6 luglio.

Con Peter Von Kant, in uscita nelle sale mercoledì 6 luglio, François Ozon torna al suo primo amore, l'huis-clos teatrale. Come Potiche e 8 Femmes, il 21° lungometraggio del regista è un festival di personaggi esuberanti e deliziosi. Ma questa volta il progetto riveste un'importanza particolare per François Ozon. Si tratta del remake di un film di Rainer Werner Fassbinder, Le lacrime amare di Petra Von Kant:"Fassbinder è un regista la cui opera mi ha sempre ossessionato", ha dichiarato Ozon in un comunicato stampa.

In questo film del 1972, incontriamo Petra Von Kant, una stilista che vive con Marlene, la sua assistente, e che incontra e si innamora di Karine, una giovane donna. Nel film di François Ozon, questi tre personaggi principali diventano uomini e si passa dal mondo della moda a quello del cinema. Peter Von Kant è un regista che trova in Amir il suo nuovo amore e farà di tutto per introdurlo nel mondo del cinema. Ma di fronte a un giovane volubile e anche un po' approfittatore (sinonimo), l'eccessivo cineasta vedrà presto messo alla prova il suo ardore.

Denis Ménochet(Grâce à Dieu, Jusqu'à la Garde, L'empereur de Paris) interpreta questo regista folle, arrabbiato, emotivo e follemente innamorato. In questo magnifico contrappunto, l'attore è abitato, i suoi sbalzi d'umore permeano il film e divertono. Di fronte a lui c'è Khalil Gharbia, al suo primo ruolo cinematografico. Il giovane, scoperto nella serie Skam, cattura l'attenzione sia dei personaggi che dello spettatore, che scopre un talento di cui possiamo aspettarci di vedere di più negli anni a venire. L'intero cast è uno spettacolo da vedere. Accanto a loro, Stefan Crepon, Isabelle Adjani e Hanna Schygulla sono altrettanto folli. Girato in poche settimane, il film ha richiesto agli attori di trascorrere lunghe giornate insieme, il che ha decuplicato il loro legame. Ed è evidente sullo schermo.

I colori vivaci e i manierismi di Peter Von Kant rendono ogni scena una delizia. Grandiloquente ed esuberante, il film non smette mai di giocare sulla ridicolaggine delle situazioni che espone, pur rimanendo tragico. Il tour de force di François Ozon è un'impresa. È possibile vederlo anche nell'ambito della Fête du cinéma!

Il trailer :

Interviste :


Informazioni pratiche

Date e orari di apertura
Dal 6 luglio 2022

× Orari di apertura approssimativi: per confermare gli orari di apertura, si prega di contattare la struttura.

    Durata media
    1 h 25 min

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