Donne che parlano vince l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale: recensione e trailer

Era lo sfavorito della selezione, eppure Donne che parlano ha vinto il prestigioso Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. È comprensibile, visto quanto abbiamo amato il lungometraggio di Sarah Polley (creatrice della serie Captives), che è uno dei nostri preferiti del 2023. Ora avete la possibilità di vedere il film, in uscita nelle sale l'8 marzo.

Il trailer di Women Talking

In Women Talking, il regista ci presenta la storia vera delle donne di una comunità iper-religiosa che vive in isolamento nelle profondità degli Stati Uniti. Il loro stile di vita è così arcaico che è facile credere che la trama sia ambientata nel XIX secolo, cosa che abbiamo fatto, prima di rimanere scioccati nel constatare che siamo nel 2010. Lo stupore è ancora maggiore quando ci si rende conto che si tratta di una storia vera, di decine di donne, tutte abusate sessualmente dagli uomini della colonia, che devono decidere il loro futuro al suo interno.

Si tratta di una variante femminista e molto più moderna del film cult di Sydney Lumet 12 Angry Men. Qui l'impostazione è più o meno la stessa: le donne più importanti della comunità si riuniscono per discutere, esporre le proprie ragioni e cercare di convincersi a vicenda. Il dilemma è difficile da risolvere ed è il fulcro dell'intera trama: restare e combattere, oppure fuggire perché non accada mai più. Il resto è davvero emozionante.

Fin dai primi secondi del film, sappiamo che ciò che sta per svolgersi davanti ai nostri occhi è altamente inquietante. Con una fotografia grigia, quasi incolore, che simboleggia la vita di queste donne, il film si apre con scene di grande sofferenza. In questa colonia quasi di culto, gli uomini hanno tutto il potere e le donne non sono nulla. È facile capire il loro bisogno di ribellarsi quando si verificano le aggressioni. "Come ti sentiresti se la tua opinione non avesse mai contato?", chiede una delle donne all'unico uomo che le capisce. E per una volta, la loro opinione finalmente conta, e fanno di tutto per difendere il loro punto di vista.

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È qui che il film diventa impressionante. Le discussioni delle donne sono inesorabilmente sottili e pertinenti. I punti di vista, a volte contrari, sono spesso terribili, estremi e difficili, ma riflettono la loro sofferenza nel modo giusto. Tutto questo è servito dalla brillante interpretazione di un cast a cinque stelle: Rooney Mara(Nightmare Alley), Claire Foy(The Crown) e Jessie Buckley(Men) nel ruolo principale, oltre a Frances McDormand(Nomadland). La regista si è circondata di alcune delle più grandi attrici di Hollywood di oggi.

Di conseguenza, Women Talking è un film brillante che lascerà un'impressione duratura e senza dubbio susciterà un grande dibattito, tanto è doloroso l'argomento trattato. Un Oscar potrebbe puntare i riflettori su questo film difficile. È improbabile che un film statico in cui la conversazione è al centro della trama abbia successo, quindi vi invitiamo a sostenere questo tipo di cinema, tanto necessario quanto grandioso.

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