Nel gennaio 2024, la comunità contadina si è infiammata, protestando contro le proprie condizioni di vita e di lavoro. Nonostante le numerose proteste che si sono susseguite nel corso dell'anno, la situazione degli agricoltori non è cambiata e per questo due sindacati chiedono che lo sciopero riprenda domenica 5 gennaio 2025, bloccando tutte le principali vie di comunicazione che servono la capitale, se il governo non reagisce.
Sperano"di avere un incontro molto rapido con il Primo Ministro e il Ministro dell'Agricoltura per trovare soluzioni a una serie di problemi specifici della Francia", ha dichiarato a FranceInfo l'alleanza FNSEA/Giovani Agricoltori.
Per il momento,"non si tratta di bloccare Parigi, ma di muoversi verso Parigi", avverte Patrick Legras, portavoce del Coordinamento rurale. Resta da vedere quanto sarà esteso il movimento, poiché è probabile che ci siano notevoli disagi sulle autostrade che portano a Parigi, soprattutto perché domenica 5 gennaio è un giorno di rientro dalle vacanze e la vigilia dell'inizio del nuovo anno scolastico nella regione parigina.
Il blocco potrebbe durare più a lungo? Per il momento, coloro che hanno lanciato il movimento, in particolare Pierre-Guillaume Mercadal, allevatore di maiali di lana nella regione di Tarn-et Garonne, rimangono sul vago:"per il resto, vedremo una volta arrivati a destinazione". Tra le altre cose, il Coordinamento rurale chiede la"fine dell'eccessiva trasposizione delle norme" e il riconoscimento di una"eccezione agricola francese".
In assenza di proposte da parte del governo, la rabbia degli agricoltori potrebbe esplodere di nuovo con la creazione di nuovi blocchi e operazioni lumaca a lungo termine, come è successo l'anno scorso, in particolare sulla tangenziale di Parigi.