Ali Abbasi è un nome noto al Festival di Cannes, avendo vinto il Grand Prix nella selezione Un Certain Regard nel 2018 con Border, un racconto fantasy moderno ambientato in Svezia. Con The Nights of Mashhad, il regista cambia completamente registro e paese: questa nuova opera è un thriller poliziesco ambientato in Iran. Il film segue la storia vera dell'assassino del ragno, un uomo che ha ucciso quindici prostitute nel 2001.
Questo terzo film segna una nuova tappa nella carriera del regista, che finalmente entra nel Concorso ufficiale. Sabato 28 maggio, l'attrice Zar Amir Ebrahimi è stata premiata come migliore attrice dalla giuria presieduta da Vincent Lindon. L'uscita di Mashhad Nights è prevista per il 13 luglio.
Zar Amir Ebrahimi, miglior attrice al Festival di Cannes: l'intervista
Il 28 maggio 2022, durante la cerimonia di chiusura del Festival di Cannes, Zar Amir Ebrahimi, attrice iraniana esiliata in Francia da molti anni, ha ricevuto il premio come miglior attrice per il suo ruolo in "Mashhad Nights" di Ali Abbasi. L'abbiamo incontrata. [Per saperne di più]
Sinossi:
Nell'Iran del 2001, una giornalista di Teheran si immerge nei peggiori sobborghi della città santa di Mashhad per indagare su una serie di femminicidi. Ben presto scopre che le autorità locali non hanno fretta di risolvere il caso. I crimini sarebbero opera di un solo uomo, che sostiene di voler purificare la città dai suoi peccati attaccando le prostitute di notte.
Trailer:
Poster :
La nostra recensione:
Flirtando con il film noir, Le notti di Mashhad è un ottimo risultato. Il film è diviso in due parti distinte, ognuna delle quali contiene importanti riflessioni sull'Iran e sulla sua società. È un bel film d'inchiesta, ispirato ai pilastri del genere(Seven, Il silenzio degli innocenti), ma anche una franca denuncia del posto occupato dalle donne nel paese. Il destino della famigerata killer del ragno è sorprendente e la dice lunga sulle intenzioni del regista: mostrare che Mashad è un frutto marcio dove la morte è spesso preferita al disonore di uno stile di vita alternativo.
Sebbene le scene siano a volte piuttosto crude, non sono tanto gli orrori mostrati quanto le parole pronunciate da alcuni personaggi a scioccare lo spettatore. Sono sottolineati dalla fredda regia che, quando segue l'assassino, diventa testimone di vere e proprie scene di orrore, quasi in inquadrature fisse, come a dimostrare che nessuno può fare nulla per fermarlo. Ma la giornalista interpretata da Zahra Amir Ebrahimi è determinata ad andare contro la verità. Un film davvero duro!
Date e orari di apertura
Dal 13 luglio 2022
Durata media
1 h
57 min
Ulteriori informazioni
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