"I confini sono animali notturni", la mostra al Palais de Tokyo

Il Palais de Tokyo ospita una mostra molto particolare... Intitolata Les Frontières sont des animaux nocturnes/Sienos yra naktiniai gyvūnai, sarà visitabile dal 17 ottobre 2024 al 5 gennaio 2025. Questo ambizioso progetto è organizzato in collaborazione con il KADIST di Parigi e il Centro d'arte contemporanea di Vilnius, nell'ambito della Stagione lituana in Francia. Attraverso questa mostra, gli artisti lituani e i loro omologhi dei cosiddetti Paesi "post-socialisti" esplorano le narrazioni spesso dimenticate o oscurate dell'Europa orientale, ponendo al contempo una domanda cruciale: in che modo gli attuali sconvolgimenti geopolitici possono rimodellare la nostra percezione del passato e del presente?

I confini sono animali notturni/Sienos yra naktiniai gyvūnai prende il titolo da un saggio di Luba Jurgenson, When We Woke Up, che evoca l'invasione dell'Ucraina nel 2022. "I confini sono animali notturni, si muovono mentre noi dormiamo. Dobbiamo sempre essere vigili ", scrive Jurgenson, sottolineando la fragilità dei confini e l'imprevedibilità dei conflitti. Questo contesto di guerra, in particolare in Ucraina, è al centro di questa mostra, che mette in evidenza l'impatto delle invasioni sulle storie regionali e sulla resilienza delle società.

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Le opere presentate mettono in discussione non solo le realtà geopolitiche, ma anche i sistemi di credenze e i linguaggi che danno forma alle identità culturali. Con artisti come Andrius Arutiunian ed Emilija Škarnulytė, lamostra copre un'ampia gamma di temi, dalla spiritualità alle risorse naturali. L'energia, sia essa spirituale o materiale, è rappresentata come un fattore chiave per comprendere le dinamiche politiche e ambientali contemporanee.

Arricchita dall'immaginazione e dalla poesia, questa mostra vuole essere un vero e proprio strumento politico per rivisitare le narrazioni post-coloniali e offrire una nuova visione del futuro, intrisa di pratiche tradizionali profondamente radicate nella natura. Facciamo un salto al Palais de Tokyo?