Dopo le mostre dedicate a Ken Domon, all'arte dei falegnami e alla trasformazione di Tokyo dopo il terremoto del Kantō del 1923, la Maison de la culture du Japon di Parigi rivolge la sua attenzione all'arte ambientale. Nella primavera e nell'estate del 2025, il centro culturale giapponese aprirà le sue porte alla mostra "L'ecologia delle cose. Uno sguardo agli artisti giapponesi e ai loro ambienti dal 1970 a oggi " .
In programma dal 30 aprile al 26 luglio 2025, questa installazione è stata progettata in collaborazione con il Musée d'art moderne et contemporain de Saint-Étienne Métropole e il Frac Sud - Cité de l'art contemporain. L'idea? Offrire una nuova lettura dei legami tra le pratiche artistiche emerse in Giappone alla fine degli anni Sessanta e quelle degli artisti contemporanei che affrontano le attuali questioni ambientali.
È un'occasione per fare un salto indietro nel tempo e (ri)scoprire una serie di opere pionieristiche dei movimenti Mono-ha (L'école des choses) e Fluxus.
Particolarmente attivo tra il 1968 e il 1976, il movimento artistico giapponese Mono-ha ha esplorato l 'incontro tra materiali naturali e industriali, come pietra, vetro, cotone, spugna e legno. Tra gli artisti associati a questo movimento artistico figurano Noboru Takayama e Kishio Suga, noti per le loro opere realizzate con materiali grezzi. Dal canto loro, gli artisti Hideki Umezawa, Koichi Sato e Hiroshi Yoshimura hanno preferito il mezzo del suono per esprimersi e comporre paesaggi sia musicali che visivi.
Il secondo movimento Fluxus ha trovato il suo impulso negli Stati Uniti negli anni '60, prima di svilupparsi in Europa e in Giappone. Combinava arti visive, musica e letteratura. L'artista giapponese Yoko Ono ha svolto un ruolo fondamentale nella nascita di questo movimento artistico, così come Mieko Shiomi e Takako Saito. Ognuno di questi artisti stava già guardando con attenzione alle dimensioni sociali ed ecologiche dei nostri ambienti di vita.
Con questa mostra, "L'ecologia delle cose ", la Maison de la culture du Japon intende anche mettere in evidenza la singolarità di questi artisti, che hanno scelto di adottare una certa ecologia nei confronti delle cose, in quanto la società è cambiata.
Per scoprire questa nuova mostra alla Maison de la culture du Japon, venite a trovarci dal 30 aprile al 26 luglio 2025!
Date e orari di apertura
Da 30 aprile 2025 a 26 luglio 2025
Posizione
Casa della cultura giapponese
101B Quai Branly
75015 Paris 15
Sito ufficiale
www.mcjp.fr