Dall'inizio del 2022, i prezzi dell'energia hanno subito un forte aumento a causa della guerra in Ucraina. Ora, quasi due anni dopo, e con la crisi energetica apparentemente alle spalle, i prezzi del carburante e dell'elettricità non sono scesi. Ma il governo vuole comunque porre fine allo scudo tariffario e aumentare nuovamente le tasse nel 2024.
Si tratta di un emendamento che è passato in gran parte inosservato nelle ultime settimane, ma che potrebbe avere un impatto notevole sui bilanci dei francesi. L'anno prossimo, Bercy potrà nuovamente aumentare il livello dell'imposta nazionale sul consumo finale di elettricità (TICFE), che era sceso all'inizio del 2022, da 32 a 1 euro per MWh. Questa imposta dovrebbe tornare al livello pre-crisi, con una soglia di circa 15 euro per MWh, senza superare un aumento del 10% nel febbraio 2024.
Inizialmente la legge finanziaria prevedeva il mantenimento di questo livello per un altro anno, ma alla fine il governo ha deciso di accelerare. Di conseguenza, le famiglie dovranno fare i conti con 130 euro in più all'anno sulle loro bollette, mentre l'inflazione continua a crescere, soprattutto per quanto riguarda i generi alimentari di uso quotidiano. Se questa tassa non fosse stata aumentata, i francesi avrebbero visto un aumento "solo" del 2-3%.