Presentato il piano di Parigi sui cambiamenti climatici: quali cambiamenti possiamo aspettarci?

Da My de Sortiraparis · Foto di My de Sortiraparis · Pubblicato su 5 giugno 2023 alle 13:30
Lunedì 5 giugno, il Comune di Parigi ha presentato il suo nuovo Piano regolatore locale (PLU) "bioclimatico". Questa strategia mira a preparare la capitale a combattere il riscaldamento globale creando più spazi verdi e alloggi sociali, limitando al contempo la quantità di uffici. Vi raccontiamo tutto.

IlPiano urbano locale di Parigi, presentato lunedì, è il frutto di tre anni di discussioni e numerose trattative. Il testo, che conta più di 3.000 pagine, definisce una serie di misure volte a trasformare la capitale nel prossimo decennio. Questo grande cambiamento si basa su una forte ambizione: raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050.

Ecco le principali misure del PLU:

  • Limitazione dei nuovi edifici: Nessun nuovo edificio potrà superare i 37 metri di altezza. L'area intorno alla circonvallazione sarà protetta, con divieto di costruire all'interno di una zona di 25 metri intorno ad essa, salvo eccezioni specifiche.
  • Più spazi verdi: il piano prevede lo sviluppo di 300 ettari di spazi verdi aggiuntivi entro il 2040. Allo stesso tempo, la città si è impegnata a piantare 170.000 alberi entro il 2026.
  • Aumento degli alloggi sociali: l'obiettivo è raggiungere il 30% di alloggi sociali entro il 2035. In alcune aree, i nuovi sviluppi di oltre 500 m2 dovranno includere almeno il 50% di alloggi sociali.

Nonostante le tensioni iniziali, i vari partiti della sinistra hanno raggiunto un accordo su questo PLU. Questo testo segna una svolta storica per la città di Parigi e un bell'esempio di unità politica di fronte alle sfide ecologiche e sociali.

IlPLU non si fermerà al voto del Consiglio di Parigi. Dovrà passare attraverso un'inchiesta pubblica per convalidare tutte le nuove disposizioni legali. L'approvazione finale è prevista per la fine del 2024 o l'inizio del 2025.

Quando il precedente PLU è stato votato nel 2006, nonostante mesi di trattative, gli ecologisti hanno infine scelto di astenersi, ritenendo che il piano fosse troppo orientato verso la pianificazione urbana tradizionale. All'epoca, Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, era scettica sulla possibilità di raggiungere un consenso: "Senza un accordo di maggioranza, non ci sarà alcun PLU", dichiarò. Poi incaricò il suo primo vice, Emmanuel Grégoire, di una missione politica ritenuta insormontabile: "Fai del tuo meglio per riunire le persone e raggiungere un accordo, anche se ne dubito fortemente", secondo Le Monde. Bisogna credere che tutto possa cambiare.

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