Aldehyde, il ristorante gourmet gestito dallo chef Youssef Marzouk, è una scoperta profondamente toccante, ispirata ai suoi ricordi d'infanzia in Tunisia.
Dal sabich alla cotoletta, dalle polpette di pesce in stile marocchino al manzo stufato, i panini hallah di Nissi con sapori levantini sono da leccarsi i baffi.
Dan Pearson è tornato a Ménilmontant, questa volta con una pizzeria in muratura in cui volteggiano le pizze croccanti di questo maestro della fermentazione naturale. E non c'è da stupirsi.
Audacia, sensibilità e bellezza sono le parole d'ordine di ERH, il ristorante giapponese gestito dallo chef Ryuichi Utsumi presso La Maison du Saké. Con, speriamo, una stella nel mirino l'anno prossimo.
Les Résistants ha mantenuto la sua rigorosa politica di utilizzare solo prodotti locali e semi di contadini e ora apre La Table des Résistants (ex L'Avant-Poste), con una visione molto più gastronomica rispetto ai ristoranti precedenti.
Il Flat Bread sta cambiando direzione. D'ora in poi il ristorante offrirà street-food a pranzo e bistronomia a cena, innaffiati da buone pinte naturali.
Lo chef Alexandre Chapier ha aperto The Blossom Arms, un pub britannico dove la cucina inglese è preparata meticolosamente e la Guinness scorre liberamente.
Il grande chef Adrien Cachot ha finalmente aperto il suo ristorante a Parigi. Chiamato Vaisseau, è già vittima del suo stesso successo, e meritatamente.