Finalmente! Il vero bistrot americano che Parigi aspettava è il Cocoricains, un indirizzo vivace a due passi dai Grands Boulevards, gestito da due amici franco-americani.
Aldehyde, il ristorante gourmet gestito dallo chef Youssef Marzouk, è una scoperta profondamente toccante, ispirata ai suoi ricordi d'infanzia in Tunisia.
Un mix di tradizione e modernità, il ristorante Red Katz presenta un menu che rende omaggio ai più grandi classici della cucina cinese, perfettamente eseguiti in un ambiente davvero favoloso.
L'Intercontinental Paris Champs-Élysées-Étoile presenta il suo ristorante, un tavolo nikkei chiamato Mido Paris. Come gli intenditori avranno capito, si tratta della sorella minore di un indirizzo cult della Riviera. Allora, qual è il verdetto?
Lo chef Eloi Spinnler, star dei social network, apre finalmente il suo secondo ristorante a Parigi. Si chiama Colère, fa seguito al suo primo ristorante, Orgueil, e si sta rivelando terribilmente birichino.
E sono due per il Daimant Collective! Dopo il Plan D e i suoi panini vegani, è il momento della cucina borghese e delle salse del Faubourg Daimant, ovviamente 100% vegane!
Dal sabich alla cotoletta, dalle polpette di pesce in stile marocchino al manzo stufato, i panini hallah di Nissi con sapori levantini sono da leccarsi i baffi.
Dan Pearson è tornato a Ménilmontant, questa volta con una pizzeria in muratura in cui volteggiano le pizze croccanti di questo maestro della fermentazione naturale. E non c'è da stupirsi.
Audacia, sensibilità e bellezza sono le parole d'ordine di ERH, il ristorante giapponese gestito dallo chef Ryuichi Utsumi presso La Maison du Saké. Con, speriamo, una stella nel mirino l'anno prossimo.
Les Résistants ha mantenuto la sua rigorosa politica di utilizzare solo prodotti locali e semi di contadini e ora apre La Table des Résistants (ex L'Avant-Poste), con una visione molto più gastronomica rispetto ai ristoranti precedenti.
Il giovane chef Piotr Korzen ha aperto Matka, il suo primo ristorante a Parigi, che propone i grandi classici della cucina polacca con un tocco gastronomico.
Il Petit Boutary è il fratello minore del Boutary, e i piatti gourmet sulla sua grande terrazza soleggiata sono stravolti con tocchi africani dallo chef Roméo Agbodjan.
Il Flat Bread sta cambiando direzione. D'ora in poi il ristorante offrirà street-food a pranzo e bistronomia a cena, innaffiati da buone pinte naturali.