Ristorante-bar Kúkú: una sorprendente fusione di cucina latino-americana e mediterranea

Il ristorante Kúkú è l'indirizzo da non perdere nell'8° arrondissement di Parigi. Questo locale alla moda e bucolico accompagna i commensali in un viaggio culinario, con abbinamenti sorprendenti che faranno impazzire il vostro palato. Qui potrete gustare una cucina fusio, a metà strada tra i sapori mediterranei e quelli sudamericani, tutti rivisitati in modo creativo! Aspettatevi l'inaspettato!

Kúkú: ricordate bene questo nome, perché ne sentirete parlare molto. Nascosto in una nicchia di rue de Penthièvre, vicino agli Champs-Elysées, questo sorprendente ristorante ci porta in un viaggio lontano da Parigi, innanzitutto per il suo ambiente esotico e di tendenza. Se nella capitale il tempo è spesso incostante, qui il sole splende sempre. Una tavola del mondo, immaginata da Loic Berardengo e Zoltan Paterne.

Al piano terra, Kúkú ci porta a Capri e ci invita a fare una deliziosa pausa all'ombra dei limoni. Ci si sente come sulla terrazza di una villa italiana e lo spirito vacanziero non è lontano. Dalla cucina a vista si possono vedere gli chef intenti a preparare i loro capolavori culinari e, per essere in prima linea, ci si può anche sedere al bancone e fare due chiacchiere con loro. Perché questo è lo spirito di Kúkú: condividere una passione in compagnia del simpaticissimo team del ristorante.

Ma c'è qualcos'altro che cattura l'attenzione. Dalla scala che porta al piano interrato, i fiori di bouganville sembrano tendere una mano (o un ramo) per invitare a imboccare questo sentiero laterale. Attenzione al jetlag mentre si scendono le scale: in pochi secondi ci si lascia alle spalle l'Italia e ci si ritrova nel cuore delle isole greche. Le pareti ricoperte di bouganville creano un ambiente bucolico e, anche se siamo nel seminterrato di un ristorante parigino, l'atmosfera pigra prende il sopravvento e crea una gradita pausa dal ritmo frenetico della capitale.

E questo è solo l'inizio! Perché una volta deciso tra Capri e Santorini, il viaggio continua nel piatto. Basta dare un'occhiata al menu per capire tutto quello che c'è da sapere. Alcuni nomi dei piatti susciteranno la vostra curiosità, mentre altri vi sembreranno più familiari. Ma vi abbiamo avvertito: aspettatevi l'inaspettato. In cucina c'è un team di prim'ordine: lo chef Julien Gasperi, in coppia con il sous-chef Ayoub Ben Hammi, rivaleggiano in ingegno e mettono tutto il loro cuore nel proporre ricette che uniscono creatività artistica a finezza gastronomica e piatti generosi.

Per cominciare, siamo stati incuriositi dall'insalata greca in stile origami, e non siamo rimasti delusi: la reinterpretazione di questo grande classico rivela un Tetris di sapori. Ristrutturato come un cubo di Rubik, ogni pezzo del puzzle mette in risalto i prodotti protagonisti che compongono questo classico, dal pomodoro al sole alla freschezza del cetriolo, senza dimenticare la dolcezza della feta e una composta di rabarbaro che aggiunge un tocco in più... non dimenticherete mai l'insalata greca alla Kúkú!

Ma la fantasia del menu Kúkú non si ferma qui. L'abbinamento scampi, parmigiano e caffè peruviano è una splendida introduzione a questo mondo eccentrico. Anche se il nome può sembrare sorprendente, vi consigliamo di fare il grande passo e provare questo antipasto, perché vi aspetta una vera delizia.

Senza preavviso, un cappuccino trompe-l'œil arriva sul nostro tavolo. Circondato da ghiaccio secco fumante, questa presentazione inaspettata vi farà prendere lo smartphone e scattare foto al piatto. Kuku infrange le regole iniziando il pranzo con una pausa caffè. Immergiamo le brioche croccanti in una tazza che, sotto un'emulsione cremosa di parmigiano, rivela un'intrigante combinazione di polpa di scampi e le note di cacao del caffè peruviano. Spoiler: ci è piaciuto molto.

In ogni fase del nostro pranzo, indipendentemente dalla nostra scelta, Kúkú riesce a sorprenderci, fino ai cocktail, con un menu ideato da Matthias Giroud, il talentuoso capo barman che svela ricette sempre più sorprendenti. Infatti, non mancherà di farci conoscere il Kúkú Garden, una creazione a base di rum scuro, ananas, tè di montagna e Muira Puama con note deliziosamente affumicate e una presentazione sorprendente!

Per continuare questa fuga di sole, il polpo Romanesco e Granny Smith potrebbe catturare la vostra attenzione. Preparato alla catalana, il polpo viene messo sottovuoto e cotto a bassa temperatura per 24 ore. Poi, poco prima di essere servito, viene spizzicato con un vero e proprio jus di carne. Il risultato è che il polpo si crocca leggermente prima di rivelare la sua carne fondente, mentre i pezzi di mela rinfrescano il nostro palato.

Se il Lobster Roll è il vostro piacere colpevole, aspettate di provare la ricetta di Julien Gasperi. Vi avvertiamo che, da parte nostra, si tratta di una delle migliori rivisitazioni di questo classico dello street-food nordamericano. Qui troviamo fette di pane tostato più sottili per un ripieno di aragosta più generoso. Le note di anice in questa rivisitazione aggiungono un bel tocco di delizia, insieme a un hummus di fagioli che aggiunge una certa dolcezza, scaglie di tartufo che speziano il tutto e una maionese aromatizzata all'harissa che è semplicemente da urlo.

Per il dessert, lo chef pasticcere Aldo Gennuso prende il sopravvento. Egli fa letteralmente suo ogni piatto. Un esempio è la Panna Cotta Frida, un omaggio gastronomico a Frida Kahlo. Il sopracciglio, le labbra e gli orecchini sono disegnati direttamente sul piatto, mentre un copricapo fruttato incorona la famosa artista messicana. Questo piatto presenta il delizioso sapore dei frutti rossi, unito alle note floreali del papavero, cosparso di pan di Spagna al tè verde matcha.

Un'altra creazione d'autore per i più golosi: il Cactus Jack. Anche in questo caso, il nostro piatto si trasforma in un'opera d'arte, con una reinterpretazione della pianta di fragole da urlo. I pezzi di fragola sono sormontati da una crema chantilly fatta in casa e accompagnati dal famoso Jack, un cactus realizzato con un pan di spagna al tè verde morbido come un pan di spagna. Un gelato completa il quadro per rinfrescarci a fine pasto. E non perdetevi la millefoglie destrutturata con Dulce de Leche (marmellata di latte) per concludere questa fuga su una nota regressiva.