Restaurant Des Terres a Parigi, il bistrot vivace ed economico del 20° arrondissement di Parigi

Il 20° arrondissement di Parigi è sicuramente il luogo ideale per scoprire i buoni indirizzi di quartiere. Bisogna dire che questa parte della capitale ha un'atmosfera tutta sua, in cui si intrecciano il fascino di una Parigi d'altri tempi ancora sconosciuta agli stranieri, lo spirito popolare e amichevole che favorisce i momenti di svago con gli amici e un certo hype trendy e un po' bobo. Ed è qui che siamo tentati di dire che un quartiere autentico significa indirizzi autentici!

Tra i luoghi che ci fanno innamorare del 20° arrondissement c'è il ristorante Des Terres. Questa pepita del quartiere, gestita da un team di persone appassionate, ha il potenziale per diventare un vero e proprio punto di riferimento per i buongustai alla ricerca di una cucina che sublima i sapori naturali e che è accompagnata da una raffinata selezione di vini naturali per i quali potrete lasciarvi guidare a occhi chiusi. Autoproclamatosi Bistrot Vivant, il ristorante Des Terres dà pieno significato a questo titolo. Qui si viene accolti come buoni amici e ci si può ritrovare con i propri amici e familiari per godere di un'atmosfera calda e di una buona cucina a un prezzo molto conveniente.

Perché sì, il Des Terres dimostra che la buona cucina non è sinonimo di budget elevato. Qui troverete un menu che cambia di giorno in giorno, rispettando il più possibile la stagionalità dei prodotti, che sono di altissima qualità. Potrete quindi tornarci più volte senza mai annoiarvi! A pranzo è disponibile un menu limitato con antipasto + piatto principale o piatto principale + dessert a 18€. Per la formula completa, dovrete contare 21€. Consigliamo quest'ultima per godere al massimo di questa esperienza gastronomica: i piatti sono bilanciati in modo da farvi uscire perfettamente sazi da questa degustazione.

Durante la nostra visita, abbiamo potuto assaggiare come antipasto una zuppa di lenticchie beluga, semi di zucca e rafano, molto speziata e sufficientemente confortante per contrastare il tempo grigio che c'è fuori. L'altra opzione? Una cremosa burratina con olive taggiasche, boutargue a pezzetti e pistacchi per aggiungere un tocco di croccantezza a questa delizia. Proprio quello che ci voleva per stuzzicare l'appetito e una promettente introduzione a quello che verrà!

Salutiamo la presentazione dei piatti, disegnati come quadri culinari e che mostrano la passione espressa dietro i fornelli. In questo periodo invernale, il risotto al parmigiano e la zucca arrostita con zaatar, condita con foglie di basilico, ci fanno amare questa stagione sinonimo di grande freddo, ricordandoci i buoni sapori che la caratterizzano.

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Anche la coscia di pollo disossata brasata con dragoncello e purè di patate al profumo di noce moscata ci porta conforto. Questi due piatti ci ricordano la convivialità di un pasto in famiglia, pur apportando un tocco di modernità e raffinatezza di cui i migliori ristoratori parigini hanno il segreto. Non lasceremo nemmeno una briciola.

Poi è il momento del dessert, il momento che i golosi stavano aspettando. Qui il filo conduttore dei prodotti naturali viene seguito fino in fondo con una proposta al tempo stesso gourmet e rispettosa del prodotto. Da un lato, la ricotta con miele, datteri medjoul e scorza di agrumi ci avrà portato verso altri orizzonti, contrastando il lato molto dolce del frutto soprannominato "frutto del paradiso".

D'altra parte, le mele arrostite al muscovado con cedro candito e tulles di filo croccante sono una reinterpretazione destrutturata della tradizionale torta di mele. Una nota finale di leggerezza senza rinunciare alla golosità!