Vecchio, il ristorante italo-americano di Gianmarco Gorni, terribilmente accogliente, presso Le Perchoir Ménilmontant

Abbiamo trovato la tavola di fine anno terribilmente confortante e diabolicamente coinvolgente. Dopo Céline Pham, Adrien Cachot, Manon Fleury e Alice Arnoux, tocca ora a Gianmarco Gorni e al suo socio Hubert Niveleau continuare le residenze a Le Perchoir Ménilmontant. Una residenza a 4 mani chiamata Vecchio, da scoprire dal martedì al sabato solo a cena, e ora saldamente ancorata a Le Perchoir!

Lo chef italiano non è nuovo al grande pubblico, che lo ha scoperto come concorrente di Top Chef! Originario della regione italiana di Verona, Gianmarco Gorni si è formato con Thierry Marx al Mandarin Oriental, prima di passare alla vera cucina da bistrot presso Bocca Rossa e poi Goguette. Hubert Niveleau ha creato Sarra Deli, ispirato dai suoi numerosi soggiorni a New York.

"Con Vecchio, ho la visione di un italiano che è andato a New York e sta affrontando una cucina libera da barriere culturali autoimposte. Non si può mettere il parmigiano nei frutti di mare? Perché no? Non si può mettere l'ananas sulla pizza, ma si può", spiega Gianmarco Gorni.

Così i due amici si sono messi ai fornelli nelle cucine di Le Perchoir Ménilmontant con l'obiettivo di svelare una cucina italo-americana festosa e generosa, tipica dei primi immigrati italiani negli Stati Uniti. E che è, appunto, gourmet, generosa, regressiva e coinvolgente - tutto allo stesso tempo, sì!

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Nei piatti ci sono paste fatte in casa sul momento, come le linguine Alfredo (19 euro), tipicamente nordamericane ma qui con un tocco di rosmarino, e i fusilli alla vodka, un ritorno agli anni Ottanta. Ci sono anche le diaboliche polpette (14 euro) con salsa alla marinara, parmigiano e basilico; gliarancini con formaggio cheddar (8 euro); e il chicken parm (39 euro), la famosa cotoletta impanata con salsa di pomodoro e parmigiano, assolutamente demoniaca e altamente raccomandata per due - o per un appetito alla Joey Tribbiani.

Tra i dolci, il babà al limoncello (10 euro), il tradizionale bombolone, una grande ciambella fritta ripiena di crema al cioccolato, e il gelato al fior di latte e amarena (8 euro). Ma non c'è niente di meglio di un vero affogato (6 euro) o di un gin tonic Luciano (11 euro) per innaffiare queste ricette di alta qualità.

Il tocco newyorkese si ritrova anche nei drink intelligenti, con 4 negroni nel menu, un dirty martini e un gin tonic con un tocco speziato italo-americano. E per gli amanti del vino, il ristorante vanta una lista di vini naturali italiani. Un drink per brindare alla notte, perché anche se la cucina chiude alle 23.30, si può continuare a bere e a spizzicare antipasti fino alle 2 di notte.

Vi garantiamo che scoprirete questa carta bianca senza indugio!