Ristorante di quartiere e bistrot accogliente, Bonhomme e la sua bonomia ambientale ci hanno conquistato quando ha aperto i battenti poco più di due anni fa. Ora la stessa banda di amici è tornata alla carica, aprendo un secondo indirizzo, questa volta nel 9° arrondissement della capitale.
Questo nuovo ristorante, chiamato Dame, segue gli stessi principi di Bonhomme: offrire una cucina francese semplice con un accento bistronomico, con buoni vini per accompagnare i piatti e il tutto a prezzi a dir poco accessibili. A pranzo, 22 euro per un antipasto/primo piatto o un secondo piatto/dessert e 26 euro per un antipasto/primo piatto/dessert. Un ottimo rapporto qualità-prezzo!
Il menu è molto chiaro, con una scelta di due antipasti, due piatti principali, un formaggio e un dessert. Al momento della nostra visita, si trattava di eccellenti porri grigliati con salsa gribiche e crostini accuratamente imburrati, un petto d'anatra rosa come si può desiderare, mousseline di patate e condimento di mele cotogne, un'ordinata tartelletta di funghi con insalata di finocchi e barbabietole miste, e una pera in camicia con crema al caramello e nocciole tostate.
Attingendo al brio dei suoi condimenti, succhi e salse per ricoprire e ingigantire tutto, lo chef Matthieu Charriaud riesce a combinare bellezza e bontà con un rapporto qualità-prezzo imbattibile.
Quando si tratta di cenare, il ristorante rivela un lato ancora più amichevole, con un menu che si allontana dal tradizionale trittico di antipasto, piatto principale e dessert. Il menu è diviso in due parti, con piatti caldi e freddi disponibili in porzioni per 1, 2 o 4 persone. Le pietanze sono servite in grandi piatti al centro del tavolo, in modo da potersi servire da soli come se si fosse a casa propria, e anche per rompere la tendenza un po' stancante degli ormai eterni piatti piccoli.
Se il cibo proviene esclusivamente dalla Francia, o addirittura dal luogo, anche il vino proviene dai quattro angoli della Francia, con una carta di oltre 120 referenze che rende omaggio ai vigneti biologici e biodinamici. Anche i cocktail sono proposti, con 5 classici tra cui il cocktail Penicillina (Mezcal, ginger beer, lime, whisky; 18 euro).
Ma Dame non è un semplice copia e incolla di Bonhomme. Questa volta, il team ha optato per un'atmosfera retrò che ci riporta agli anni '70. Condotta da Atelier Etude, la scenografia è tutta curve e toni caldi e, a seconda dell'ora del giorno, invita a raggomitolarsi... o a ballare!
Il locale vanta un giradischi Mitsubishi del 1964, montato in verticale sulla parete, e due diffusori Kef degli anni Settanta che suonano una selezione funky, pop e groovy.
Riuniti da Guillaume Halconruy, l'elegante gestore del ristorante, che ha studiato ingegneria del suono all'Abbey Road Institute, i dischi in vinile ci riportano a un'epoca in cui tutto sembrava più semplice e contribuiscono a fare di Dame un ristorante in cui ci si sente semplicemente bene.