Il giovane chef Tom Meyer ha aperto il suo primo ristorante a Parigi, nel primo arrondissement della capitale. Chiamato Granite, questo nuovo ristorante è già diventato uno dei preferiti dai buongustai e potrebbe ottenere la sua prima stella Michelin tra poche settimane.
Dopo aver lavorato nelle cucine di Philippe Rochat e Anne-Sophie Pic, aver vinto il Taitinger ed essere stato finalista al Bocuse d'Or, il 28enne chef originario del Giura ha aperto il suo primo ristorante in collaborazione con Stéphane Manigold(Substance, Contraste, Liquide), con l'obiettivo di creare un luogo di gastronomia viva, basata su prodotti provenienti da produttori e artigiani impegnati ed esigenti, per lo più della regione parigina, prezzi equi e un ambiente virtuoso.
Per Granite, che si estende su tre piani, Tom Meyer, Stéphane Manigold e l'architetto Michel Amar hanno scelto un arredamento rilassante e luminoso, dove travi a vista e soffitti a volta si affiancano a poltrone contemporanee, rivestimenti in legno e marmo. Per deliziare i parigini, lo chef ha collaborato conAnthony Chenoz, pasticcere di Saint-James e Lucas-Carton, e Julien Mascarell, sommelier, per creare un menu di vini pregiati provenienti da Borgogna, Champagne, Rodano meridionale, Alsazia, Savoia e Linguadoca.
Gastronomica e contemporanea, sensibile e inventiva, la cucina di Tom Meyer può essere scoperta in diversi menu di 5 portate (95 euro) o 7 portate (125 euro), oppure in un più leggero e conveniente menu per il pranzo (58 euro). Per immergerci in questo incontro culinario e scoprire gli assi nella manica di Tom Meyer, optiamo per un menu di 5 portate e uno di 7, in cui i piatti variano leggermente.
Dopo il trio di amuse-bouche, che offrono una piccola selezione dell'inventiva dello chef, vi conquisteranno la zucca, la mousse di semi d'acacia e Pale Ale e il caco grigliato agli agrumi; le capesante cotte a legna, il velo di rapa affumicato, l'alga e il beurre blanc all'aneto; il piccione di Racan, il curry verde e la combawa; gli gnocchi coeur coulant, i crostacei e il coriandolo vietnamita.
Un'altra bella scoperta è il Brillat Savarin triple crème, tartufo nero, whisky Nikka e nocciola; così come i dessert del pasticcere Anthony Chenoz, che oscillano tra dolcezza(budino di riso moderno, acidità di mela al vino giallo), indulgenza(cioccolato a tripla foglia, finocchio marino, yuzu e cacao) e leggerezza(cofanetto agli agrumi, sorbetto al basilico, vinaigrette al gelsomino).
Tutto è leggibile, bello e buono, generoso nel piatto e nel servizio, con vista sulla cucina a vista e sulla magia che vi avviene. Un primo tavolo brillante su cui puntare una moneta: riceverà sicuramente gli onori della Guida Michelin 2022.
Posizione
Granito
6 Rue Bailleul
75001 Paris 1
Sito ufficiale
granite.paris
Prenotazioni
granite.paris
01 40 13 64 06
reservation@granite.paris